Pomeriggi

Capita sempre più di rado di avere del tempo libero da passare con se stessi. Magari seduti su di una panchina all’ombra di un bell’albero nel pieno della sua forza primaverile. Capita più facilmente se ti dimentichi le chiavi a casa e sei costretto a cercare un luogo comodo dove aspettare che qualcuno torni a casa per aprirti.

Così seduto su questa mia bella panchina ho potuto notare di quanto i parchi milanesi non siano dei posti tanto pericolosi come raccontano le leggende. Non ho visto nessun delinquente delinquere e sopratutto nessuno mi ha offerto caramelle o sostanze alternative. Tutto questo perché forse non c’erano neanche dei bambini da deviare con le brutte immagini che portano i parchetti. I poveri tossici dal momento che sono stati privati dalle dicerie del loro principale target, si sono dovuti spostare davanti le scuole. I delinquenti invece con la scusa dell’expo sono tutti nei cantieri. La cosa più strana che ha interrotto la mia rilassata attesa è stata una donna che mi chiedeva se avessi visto il suo cane “Diavolo”, un cucciolo di 80 kg che qualche istante prima mi aveva annusato.

Se qualcuno incontrasse un cane, che in confidenza dicesse di chiamarsi Diavolo, sarebbe gentilissimo se gli dicesse che la sua padrona lo sta ancora cercando.

Il pomeriggio però è diventato più bello quando un giovin signore di 80 anni circa, probabilmente accaldato dal sole, si è recato alla fontana situata vicina a me.

Premetto che l’uomo sembrava nel pieno delle sue facoltà mentali, ma provando troppo caldo, si è gettato sulla fontanella nel gesto estremo di rinfrescare il suo giacchino per poi indossarlo fiero e zuppo come in un giorno di pioggia.

Per scrivere questo post non sono stati maltrattati animali, tossici, bambini o anziani.

Leave a comment